Pèrèrè
COMMUNAUTÉ SOEURS ALBERTINES
Mission Catholique
B.P. 002 PÈRÈRÈ
REPUBLIQUE DU BENIN (Afrique)
In questo Villaggio ha avuto inizio la nostra missione in Bénin nell’ottobre del 1987 attraverso il lavoro e la passione di tre suore: suor Serafina, suor Pasqualina e suor Maria Luisa.

Entrando nella missione di Pèrèrè ci troviamo davanti ad un ampio spazio aperto.

Di fronte a noi vediamo la Casa delle Suore.

Nel retro della casa si trova il giardino con la Cappella,

e vicino ad essa la tomba di suor Pasqualina, ritornata alla Casa del Padre nel 1994 in seguito ad un incidente di auto, rimasta come segno della sua continua presenza nella missione.

Guardando ancora dal luogo dell’entrata, a destra troviamo il Foyer “Frederic Albert”, ...

... una costruzione dove sono ospitate le ragazze dei villaggi vicini, che frequentano le scuole a Pèrèrè, ormai diventato il centro più importante del territorio.

Le ospiti sono circa sessanta delle diverse classi, incominciando dalle medie fino alle superiori. Vanno a scuola all’esterno, ma vivono nel Foyer, dove sono alloggiate e seguite anche nei loro studi.

Foyer: spazio studio

Ognuna di loro provvede a prepararsi i pasti,

va ad attingere l’acqua al pozzo ...

e nei momenti di ricreazione tutte insieme giocano o cantano allegramente.

Proseguendo a destra, si oltrepassa l’abitazione dei Padri S.M.A. (Società Missioni Africane) e i locali adibiti alle attività pastorali per giungere davanti alla Chiesa Parrocchiale, di recente costruzione.

Adiacente la Casa delle suore, sulla sinistra troviamo la Farmacia, con i medicinali utili per gli ospiti della missione e anche per le persone esterne, dietro presentazione delle dovute ricette mediche.

Accanto alla farmacia c’è il Dispensario, dove ogni giorno giungono persone, soprattutto mamme con bambini, a chiedere un consulto e a ricevere gratuitamente le prime cure da parte della nostra suora infermiera.

Sempre a sinistra, ecco l’entrata della “Casa della Gioia”, che accoglie i bambini dagli zero ai due anni.

Arrivano di solito appena nati, perché il padre o le nonne non sono in grado di provvedere adeguatamente a loro e perciò rischiano di non sopravvivere.

Alcuni dei bambini giungono totalmente abbandonati per diversi motivi, talvolta legati alle tradizioni locali

Alla “Casa della Gioia” i bambini crescono come tutti gli altri: mangiano, dormono, giocano felici e sereni.

Entro i due anni di vita si fa il possibile affinché possano rientrare nei villaggi presso le loro famiglie.

I piccoli soli, senza nessun familiare, sono dati in adozione a coppie beninesi che lo richiedono, con il consenso del Tribunale dei minori locale.

Sempre nel centro, sono state costruite delle casette, dove vengono accolti neonati con le loro nonne,

le quali rimangono il tempo necessario per apprendere un po’ come possono accudirli, sia dal punto di vista nutrizionale che sanitario,

per poi ritornare ai loro villaggi, dove continueranno ad essere seguite dal personale del centro.

Altre casette sono abitate dai bambini malnutriti, ospitati con la mamma o con una persona della famiglia. Rimangono al centro per periodo limitato, fino a quando possono essere dichiarati fuori pericolo.

Uscendo dalla missione, poco distante, troviamo il luogo dove ogni giovedì della settimana è allestito il mercato.

con le sue bancarelle e i numerosi visitatori: un insieme di persone e di colori.

TORNA SU